Assegno per il mantenimento in favore del coniuge in sede di separazione: cosa dice la cassazione?

La Corte di Cassazione, con la sentenza n.11494 del 29/04/2024, è tornata ad occuparsi dell’assegno di mantenimento in sede di separazione, specificando i criteri per il suo riconoscimento in favore del coniuge non addebitato.

Punti chiave della sentenza:

  • Tenore di vita matrimoniale: Il parametro di riferimento per determinare l’adeguatezza dei mezzi del coniuge richiedente e la sua capacità lavorativa è il tenore di vita goduto durante il matrimonio.
  • Mezzi sufficienti: Il diritto al mantenimento non sussiste se il coniuge non addebitato ha redditi sufficienti a mantenere un tenore di vita simile a quello matrimoniale.
  • Disparità economica: Deve sussistere una disparità economica tra le parti per giustificare l’assegno di mantenimento.
  • Potenzialità economiche: Si tiene conto delle potenzialità economiche complessive dei coniugi durante il matrimonio, non solo dei redditi effettivi.
  • Attitudine al lavoro: La capacità di guadagno del coniuge richiedente viene valutata in base alla sua effettiva possibilità di svolgere un’attività lavorativa retribuita, considerando fattori individuali e ambientali.
  • Valutazione concreta: L’accertamento del Giudice di merito non può basarsi su mere ipotesi, ma deve estendersi a tutti i fattori individuali e ambientali del caso concreto, in comparazione con la situazione patrimoniale e reddituale del coniuge obbligato.

La sentenza in breve:

La sentenza ribadisce l’importanza di considerare il tenore di vita matrimoniale come base per determinare l’assegno di mantenimento, sottolineando, inoltre, la necessità di una valutazione concreta e individualizzata della capacità lavorativa del coniuge richiedente.

(Per la sentenza completa e per approfondire l’argomento clicca qui)

Implicazioni pratiche:

Conformandosi alle richiamate pronunce in materia, la sentenza fornisce una guida importante ai Giudici nella valutazione delle richieste di assegno di mantenimento in sede di  separazione, stabilendo criteri di cui le parti in causa dovrebbero essere consapevoli per poter avanzare o contestare richieste di mantenimento in modo efficace.

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